Ha senso, in termini di politica culturale, che lo Stato sovvenzioni le emittenti radio-televisive locali? Si tratta di circa 100 milioni di euro l’anno, che, se passasse la Finanziaria proposta da Tremonti, scenderebbero a 70: sono pochi? Sono tanti? Vengono assegnati con criteri “meritocratici”? Un tipico caso di deficit di strategia e di organicità nella (sgangherata) politica culturale e mediale italiana

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