Il Ministro Sangiuliano considera “Cips” uno strumento per combattere l’“analfabetismo iconico”. La Sottosegretaria Borgonzoni: “introdurre cinema, audiovisivo, digitale nei piani di studio di tutte le scuole”

La notizia non è stata rilanciata come avrebbe meritato, e quindi riteniamo opportuno segnalarla sulle colonne del quotidiano online “Key4biz”, che da sempre dedica attenzione all’economia digitale ed alle esigenze della alfabetizzazione multimediale della società: è di ieri l’avvio della nuova edizione, per l’anno scolastico 2024-2025, del “Piano Nazionale Cinema e Immagini”, noto anche come “Cips”, acronimo che sta per “Cinema e Immagini per la Scuola”…

L’Istituto italiano per l’Industria Culturale e Key4biz hanno da sempre dedicato adeguata attenzione ad una iniziativa che meriterebbe un maggiore sostegno da parte dello Stato, considerando il cinema e l’audiovisivo ed il digitale non sono ancora stabilmente nei piani di studio delle scuole italiane, a differenza di quel che avviene in altri Paesi europei più evoluti, a partire dalla Francia… Si rimanda all’intervento IsICult su “Key4biz” del 6 ottobre 2023, “Parte la nuova edizione del progetto Mic-Mim ‘Cinema e Immagini per la Scuola’ (Cips)

Va sempre ricordato che questa iniziativa “Cips” nasce dalla convergenza tra la volontà di Matteo Renzi, con la sua legge del 2015 (la n. 107), cosiddetta “Buona Scuola”, e di Dario Franceschini, che, nella sua legge del 2016 (la n. 220), la cosiddetta giustappunto “Legge Franceschini” su cinema e audiovisivo, ha previsto che il 3 % dei fondi annuali a favore del settore (ormai giunti a quota quasi 800 milioni di euro) vengano destinati giustappunto alla promozione dell’audiovisivo nelle scuole…

Ieri mercoledì 17 luglio 2024 è stato pubblicato sul sito web della Direzione Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, il decreto direttoriale firmato il 16 luglio dal Direttore Generale Nicola Borrelli, che rende noto quali sono gli enti che sono stati ammessi a finanziamento per il Bando “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale”, nel quadro del “Piano Nazionale Cinema e Immagini” per la Scuola previsto dalla “Legge Cinema e Audiovisivo” del 2016 (giustappunto cosiddetta “Legge Franceschini”).

Si tratta di una delle 3 linee di intervento previsto, attraverso 3 bandi: uno per i progetti “di rilevanza nazionale”, uno per i progetti “di rilevanza territoriale”, entrambi aperti ad associazioni culturali, associazioni di promozione sociale ed altri soggetti del terzo settore e della società civile; è imminente la pubblicazione dell’esito del terzo bando, riservato esclusivamente alle scuole.

Un paio di settimane fa, il 4 luglio 2024, erano stati pubblicati i risultati degli enti ammessi a finanziamento per il bando “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza nazionale”.

In quell’occasione, sono stati approvati progetti presentati da 11 enti, per un finanziamento complessivo di quasi 2,3 milioni di euro ed un contributo medio di 206mila euro. Il bando “Progetti di rilevanza nazionale” punta a favorire iniziative con elevato grado di pervasività territoriale, che coinvolgano personale scolastico e studenti di istituti scolastici che hanno sede in almeno 5 Regioni e che ricadono in ambiti amministrativi anche al di fuori delle aree metropolitane e dei capoluoghi di provincia e regione. Le iniziative sono proposte ed organizzate da enti di comprovata esperienza nel settore, che hanno svolto attività di educazione all’immagine per almeno 5 anni.

Sono risultati vincitori: la Fondazione Cineteca di BolognaCinemovel FoundationFondazione Cineteca ItalianaEnte Autonomo Giffoni ExperienceAssociazione Culturale ZalabFondazione Piccolo AmericaAgis LombardiaFondazione Sistema ToscanaAcec-Sale di ComunitàMuseo Nazionale del Cinema – Fondazione Maria Adriana ProloAcplaytownroma

Apprezzabile che, contestualmente alla firma del decreto direttoriale di Nicola Borrelli ed alla pubblicazione della graduatoria, sia stato pubblicato anche un documento che propone una sintesi di ogni progetto vincitore: paradossalmente, si tratta di una commendevole “eccezione alla regola”, dato che purtroppo in Italia la trasparenza in relazione alla gestione della “res publica” è piuttosto rara. Più volte, anche su queste colonne, abbiamo invocato l’esigenza che ogni bando pubblico – sia esso di ministeri, regioni, comuni e altre amministrazioni e società controllate e partecipate – rechi sempre anche una descrizione dei progetti approvati… Il che non è avvenuto, per esempio, in occasione di un altro bando – ben sostanzioso come dotazione – promosso dallo stesso Ministero della Cultura, ma gestito da altra direzione, quella per la Creatività Contemporanea (Dgcc), che è “Tocc” ovvero “Transizione Digitale Organismi Culturali” – che beneficia dei fondi “Pnrr”: in questo caso, incredibilmente, non è stato pubblicato nemmeno il titolo dei progetti, ma soltanto l’elenco dei soggetti vincitori. Abbiamo denunciato questa incredibile dinamica anche sulle colonne di “Key4biz”, facendola rientrare nello slogan – sintetico e efficace – tante volte utilizzato: “trasparenza a metà”. In argomento (Tocc ed i suoi deficit di trasparenza), si rimanda a “Key4biz” del 19 febbraio 2024, “Tra Pnrr e Tocc prevalgono nebbie, urge più trasparenza. Iniziativa di OpenPolis, che ha indirizzato al Governo una terza richiesta di accesso (sulla base del Foia)”.

Per quanto riguarda invece il bando “di rilevanza nazionale” del “Piano Cinema e Immagini per la Scuola” sono stati finanziati ieri 96 iniziative, su un totale di 359 istanze, corrispondenti al 27 % del totale, ed è stato assegnato un contributo complessivo nell’ordine di 8 milioni di euro.

In considerazione dell’elevata quantità di candidature, le risorse inizialmente previste dal bando sono state integrate un decreto direttoriale del 24 giugno 2024 di accertamento risorse residue, consentendo di accogliere un maggior numero di proposte. La dotazione originale di 5,7 milioni è stata quindi integrata con 2,3 milioni.

I progetti prevedono attività di educazione all’immagine nelle scuole di ogni ordine e grado in tutte le regioni d’Italia.

Ogni intervento coinvolge mediamente 2,3 Regioni.

Il 23 % dei progetti prevede il coinvolgimento di scuole nel Lazio e in Lombardia, le aree con un numero maggiore di studenti. Seguono, tra le Regioni più coinvolte dalle attività didattiche, l’Emilia-Romagna e la Puglia, il Piemonte, la Campania e la Sicilia. Anche per quanto riguarda la sede legale del soggetto capofila, sono rappresentate tutte le Regioni d’Italia.

Complessivamente è previsto il coinvolgimento di oltre 2.000 plessi in tutta Italia, presenti in circa 650 Comuni, che beneficeranno delle attività di educazione all’immagine, rivolte a tutti i livelli di istruzione, dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di II grado. I progetti coinvolgono in totale circa 280.000 studenti e circa 18.000 docenti.

Si ricordi che “Cips” beneficia anche di una specifica “valutazione di impatto”, che consente le necessarie correzioni di rotta, da un’edizione all’altra.

“Cinema e Immagini per la Scuola” è coordinato da Bruno ZambardinoResponsabile Affari Ue e Coordinamento istituzionale Italy for Movies della Direzione Cinema e Audiovisivo (Dgca) del Ministero della Cultura.

Cips: una “semina” nella prospettiva di un inserimento stabile, nei curricula, dell’educazione al cinema, all’immagine, al digitale, in tutte le scuole, di ogni ordine e grado

Si tratta di quantità notevoli, ovvero di una sorta di “semina”, nella prospettiva di un inserimento stabile, nei curricula, dell’educazione al cinema, all’immagine, al digitale, in tutte le scuole, di ogni ordine e grado.

Ricordando che l’iniziativa nasce per volontà dei due ministri – allora entrambi “dem” – Renzi e Franceschini, va apprezzato che sia stata fatta propria anche dalla senatrice leghista Lucia Borgonzoni. Come è noto e come abbiamo già segnalato su queste colonne, la senatrice ha attraversato governi a maggioranza… variabile ed ha dato continuità a previsioni di legge che pure erano state determinate da partiti altri rispetto al centro-destra: apprezzabile dimostrazione di indipendenza rispetto a logiche faziose (che caratterizzano spesso la politica italiana).

Lucia Borgonzoni, in occasione del “protocollo d’intesa” tra il Ministero della Cultura e Ministero dell’Istruzione (eravamo ai tempi del Governo Draghi, con Dario Franceschini alla Cultura e Patrizio Bianchi all’Istruzione), il 9 agosto 2021, comunicando lo sblocco per “Cips” di una dotazione di 30 milioni di euro, annunciò a chiare lettere, che “la vera vittoria” sarebbe stata raggiunta “allorquando le iniziative di “Cips” arriveranno a raggiungere tutte le scuole italiane: verranno predisposti percorsi differenziati fra le varie classi scolastiche, alternanza scuola-lavoro riferite al settore dell’audiovisivo, accurata formazione dei tutor, inserimento della storia del cinema e del linguaggio audiovisivo come disciplina didattica. Introdurremo, inoltre, attività laboratoriali per un approccio più diretto alla disciplina e una piattaforma web per attingere a materiali didattici e testi filmici”.

Il Ministro Gennaro Sangiuliano, rilanciando il progetto Cips: “contrastare l’analfabetismo iconico”

L’iniziativa è ben sostenuta anche dal Ministro Gennaro Sangiuliano, il quale, pochi giorni fa, intervenendo in audizione in Commissione Infanzia e Adolescenza (presieduta da Michela Brambilla, iscritta al gruppo Noi Moderati) alla Camera dei Deputati ha ribadito il sostegno all’iniziativa, proponendo anche una sintesi (numerico-quantitativa) dei risultati finora ottenuti, anche in relazione a varie dimensioni del disagio giovanile (dalla violenza alle dipendenze): “il contrasto alla violenza giovanile trova il supporto anche del cinema. Il Ministero della Cultura promuove il Piano Nazionale Cinema Immagini per la Scuola in collaborazione col Ministero dell’Istruzione del Merito. Il Piano, giunto alla sua 4ª edizione, sostiene progetti rivolti alle scuole che hanno come finalità anche quella dell’incrocio sociale, con premialità che riguardano il coinvolgimento di aree interne e periferiche delle nostre città. Il piano si avvale anche di un portale dove è possibile consultare i progetti e le iniziative sostenute e vedere anche i prodotti audiovisivi realizzati nel corso di questi anni”.

Questi i target di “Cips” evidenziati dal Ministro: “gli obiettivi del piano sono molteplici. Innanzitutto si tratta di contrastare l’analfabetismo iconico e contribuire alla creazione di una cultura audiovisiva comune, creando ampi ambienti di apprendimento per competenze che pongano al centro gli studenti e le loro attuali esigenze culturali e formative. In secondo luogo, si vuole arrivare alla formazione di un pubblico maturo e consapevole, favorendo la comprensione critica del presente e la capacità di interagire in un mondo attento con tutte le nuove tecnologie di comunicazione, come i social network che ogni giorno mettono i giovani a contatto con materiale audiovisivo nella forma di brevi video, spesso realizzati dagli stessi ragazzi”.

Il Piano “Cinema e Immagini per la Scuola”, nelle sue prime tre edizioni, ha finanziato 1.500 iniziative in tutta Italia, coinvolgendo 1,1 milioni studenti, 75mila docenti, 8.500 plessi scolastici in tutta Italia

Questa la “numerologia” offerta dal titolare del Collegio Romano: le iniziative finanziate sono state oltre 1.500 e sono giunte da enti e scuole di tutte le regioni, raggiungendo complessivamente 1,1 milioni di studenti e 75.000 docenti provenienti da 8.500 plessi scolastici.

Complessivamente, per la 4ª attuale gestione del piano, che dispone di una dotazione di oltre 22 milioni di euro, sono giunte 1.227 proposte progettuali: se fossero state accolte tutte sarebbe stata necessaria una dotazione complessiva di 126 milioni di euro, corrispondente a circa 6 volte quanto è stato deciso di allocare a favore di “Cips” nel “Piano di Riparto” del Fondo Cinema e Audiovisivo per l’anno 2024. Questo “riparto” prevede un budget complessivo di 696 milioni di euro, e sarebbe stato auspicabile un incremento della “fetta” della “torta” dedicata alla alfabetizzazione cinematografico-audiovisivo-digitale.

Si segnala che i progetti presentati per la quarta edizione del bando “Cips” si rivolgono a una platea di 875.000 studenti, vale a dire il 12 % dell’intera popolazione studentesca. Secondo i dati del Mim, nell’anno scolastico chiusosi poche settimane fa, in Italia sono stati sui banchi 7,2 milioni di studenti (di cui ben un 11 % non di nazionalità italiana) nelle scuole statali e circa 800mila nelle scuole paritarie, per un totale di circa 8 milioni di allievi…

Il Ministro Gennaro Sangiuliano ha anche segnalato che per contribuire alla promozione dell’utilizzo del linguaggio audiovisivo quale strumento educativo e trasversale ha contattato anche il Direttore del Festival di Venezia, Alberto Barbera, precisando puntualmente… “io non ho mai chiamato il direttore del Festival del Cinema di Venezia, dottor Barbera, che pure conosco…” (quasi a voler rimarcare che non mette in atto procedure di “segnalazione” ovvero “raccomandazione”, n.d.r.) “… l’ho chiamato solo una circostanza, chiedendogli di ospitare a Venezia i migliori di questi video prodotti dagli studenti, che verranno presentati proprio al Festival del Cinema di Venezia”.

Ed il teatro e lo spettacolo dal vivo a scuola?

Si ricordi che curiosamente, a fronte del saggio sviluppo della promozione dell’educazione al cinema, all’audiovisivo, al digitale, messo in atto attraverso “Cips”, non è mai stato dato seguito ad un’altra previsione di legge, che assegnerebbe un 3 % del totale del Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo (il “Fnsv”, ovvero l’ex mitico “Fus” = “Fondo Unico per lo Spettacolo”) alla promozione del teatro e dello spettacolo dal vivo nelle scuole: sul tema – rimosso dai più – si rimanda a “Key4biz” del 30 ottobre 2023, “Il “teatro sociale” in Italia: una realtà sommersa che deve emergere”. È una prospettiva alla quale potrebbe dedicare attenzione il Sottosegretario delegato Gianmarco Mazzi, ma finora nulla è pervenuto in materia…

Rifinanziata anche la terza edizione del progetto IsICult “La Diversità è Ricchezza. Cinema e YouTube e la Virtual Reality contro il disagio giovanile”

In conclusione, ci piace qui segnalare che un’iniziativa dell’IsICult ovvero “La Diversità è Ricchezza. Cinema e YouTube e la Virtual Reality contro il disagio giovanile”, è rientrata nel novero dei 94 progetti “di rilevanza nazionale” approvati ieri dal Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e Merito.

Si tratta di un progetto di sensibilizzazione psico-sociale-civile e di educazione critica alle immagini audiovisive, che ha già vinto le precedenti due edizioni del bando “Cips” (nelle quali è stato coinvolto l’Istituto Comprensivo “Ennio Quirino Visconti”, nel Centro Storico di Roma), che si avvale della consulenza di esperti del livello di Paolo Masini e Sergio Bellucci.

La terza edizione del progetto (per l’anno scolastico 2024-2025) prevede un salto di qualità e… quantità, ed una significativa estensione territoriale, con il coinvolgimento di oltre 1.000 plessi in 5 istituti scolastici della Capitale, tra centro e periferie (quasi 50 classi, dalla materna al liceo, e circa 70 docenti): si tratta dell’ Istituto Comprensivo “Pietro Terracina” (Portuense), il Liceo Scientifico Statale “J. F. Kennedy” (Monteverde-Trastevere), I. C. “Fratelli Cervi” (Corviale-Casetta Mattei), I. C. “Simonetta Salacone” (Centocelle), Istituto “San Leone Magno” (Quartiere Trieste).

Per comprendere il senso dell’iniziativa (sulla quale torneremo presto), si rimanda al sito web dedicato www.diversoericco.it ed anche ad un nostro precedente intervento su “Key4biz” del 30 giugno 2023, “Conclusa la seconda edizione del progetto ‘La Diversità è Ricchezza. Cinema e YouTube e la Virtual Reality alleati contro il disagio giovanile’”).

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