Da Key4biz (26.07.2022): Anche la Siae si avvia al voto, mentre gli autori di 7607 festeggiano una vittoria sulla vicenda Imaie
Effervescenze estive nei mondi del diritto d’autore: gli oltre 100mila associati Siae chiamati al voto… E si parla ancora di Imaie, ente estinto nel 2009 per la mancata distribuzione di 130 milioni di euro di “equo compenso” agli artisti e interpreti…
La giornata odierna segnala due notizie importanti per il sistema della creatività italiana, la prima senza dubbio più rilevante della seconda, ma comunque in qualche modo intrecciate perché afferenti il mondo (i mondi…) del diritto d’autore, ovvero la colonna portante dell’economia culturale italiana: il Presidente della Società Italiana degli Autori ed Editori (Siae) Giulio Rapetti alias Mogol ha firmato e fatto pubblicare oggi (sul sito web della Società, ma anche su due quotidiani nazionali) l’avviso di convocazione dell’Assemblea Generale, che si terrà a Roma, lunedì 5 settembre 2022, presso l’Auditorium della Conciliazione; la “collecting” Artisti 7607 plaude alla notizia che il Tribunale di Roma ha bocciato il bilancio finale dell’Imaie in liquidazione, il controverso ente estinto nel 2009 per l’incapacità di distribuire 130 milioni di euro di “equo compenso” agli artisti e interpreti…
I mondi del diritto d’autore italiano sono in effervescenza, per questa ed altre notizie, anche se senza dubbio le elezioni del 5 settembre 2022 non sono paragonabili – come importanza – alle elezioni politiche programmate per il 25 settembre: eppure, la quantità di persone interessate alle elezioni Siae è comunque notevole, trattandosi di oltre 100mila associati, ovvero la spina dorsale del sistema culturale italiano.
La data delle elezioni Siae era stata prospettata per il 19 settembre, ma la convocazione delle elezioni politiche ha spinto la Società ad anticipare la data del proprio processo elettorale giustappunto al 5 settembre.
Nelle settimane scorse, la Siae è stata scossa dalla notizia dell’avvicendamento tra il veterano Gaetano Blandini (60 anni, in carica da 13) ed il giovane Matteo Fedeli (38 anni) alla guida della Società (vedi “Key4biz” del 5 luglio 2022, “Nuovo direttore generale in Siae: da gennaio 2023, il giovane Matteo Fedeli subentra al veterano Gaetano Blandini”): l’attuale Direttore della Sezione Musica, l’ingegner Fedeli, entrerà in carica nella veste di Direttore Generale dal 1° gennaio 2023, ed in questi mesi avverrà il passaggio di consegne.
Pochi giorni fa, è poi esplosa la querelle correlata alla “musica di sottofondo”, dato che dal 1° luglio, alberghi e ristoranti e pubblici esercizi debbono pagare sia Siae sia Soundreef, per quanto riguarda la “background music”: scrivevamo della emersa confusione (determinata dalla disdetta dell’accordo tra le due “collecting”), con Confcommercio e Federalberghi e Aires che protestano, e dell’esigenza di un “soggetto terzo” che misuri il peso delle due “collecting” in questo segmento del mercato (vedi “Key4biz” del 21 luglio 2022, “La ‘musica di sottofondo’ nei pubblici esercizi riaccende lo scontro tra Siae e Soundreef”). Commentavamo: un altro nuovo piccolo “Far West”, in una landa minore del tessuto culturale italiano…
Il 2022 sarà l’anno della rinascita per il sistema dello spettacolo italiano, dopo il “biennio orribile” della pandemia: segnali incoraggianti dalla Siae
La Siae affronta una nuova stagione: se gli anni 2020 e 2021 possono essere definiti “il biennio orribile” per il sistema culturale italiano (le chiusure provocate dal Covid hanno determinato una crisi profonda dell’intero sistema della creatività), i segnali dell’anno 2022 mostrano prospettive assolutamente stimolanti, soprattutto per il settore “live” ovvero dei concerti, che stanno registrando un “tutto esaurito” incoraggiante.
Dati positivi ovviamente anche per il settore delle discoteche, che forse più di tutti gli altri settori di attività dello spettacolo hanno sofferto delle prolungate chiusure.
Come scrive la sempre attenta testata “Rockol” (quotidiano online dedicato alla musica, nato nel 1995 e diretto da Giampiero Di Carlo), siamo di fronte ad un quadro di “forte crescita”, con prospettive di un ritorno a “livelli molto vicini a quelli pre‐Covid” a breve termine: questo, in estrema sintesi, la fotografia della situazione relativa alle “ripartizioni” del luglio 2022 proposta dal Direttore Ripartizione, Liquidazione e Online di Siae, Nicola Migliardi.
Nel mentre si attende la presentazione dell’edizione 2021 dello storico “Annuario dello Spettacolo” – ovvero del rapporto annuale curato dall’Osservatorio dello Spettacolo / Ufficio Statistico della Siae – che certifica l’andamento dei dati relativi al consumo ed all’offerta di spettacolo e sport in Italia, la Società Italiana Autori Editori segnala che, in relazione al settore degli spettacoli musicali dal vivo e delle discoteche (ovvero i due settori più colpiti dalle misure di contenimento della pandemia), l’estate del 2022 ha visto le “royalties” connesse alla pubblica esecuzione crescere di quasi il doppio rispetto alla ripartizione precedente, con una prospettiva di lasciarsi definitivamente alle spalle la grave flessione causata dal Covid‐19 già nei prossimi mesi.
Va segnalato anche che da questo mese di luglio Siae ha abbandonato definitivamente il “borderò” cartaceo, passando alla rendicontazione “full digital” grazie al “tool” denominato “mioBorderò”: lo sviluppo della transizione digitale nel settore della rendicontazione live ha portato non solo a una riduzione dei costi, ma anche a una velocizzazione dei pagamenti e a una maggiore accuratezza della rendicontazione stessa, ora al 100 % analitica non solo per i grandi eventi ma anche per le serate minori.
Complessivamente, la Siae si attende per il 2022 una crescita più o meno consolidata in tutti i settori: se le prospettive per linee di ricavo da ambiti come “broadcasting” e supporti fisici paiono improntate alla sostanziale stabilità, sono attese crescite importanti sul versante digitale.
La Siae è una delle prime “collecting” al mondo a ripartire TikTok in modo analitico
Per quanto riguarda lo “streaming” musicale, grazie a un nuovo accordo stipulato tra la “collecting” e Spotify lo scorso mese di giugno, ci si attende una crescita complessiva nella ripartizione delle “royalties” di settore pari a circa il 25 %, dato che potrebbe essere ritoccato al rialzo da un’ulteriore crescita del mercato delle piattaforme.
Sul fronte “Vod” (video-on-demand), si segnala la stipula di un accordo tra Siae e Disney+, che potrebbe innescare una crescita nella ripartizione delle “royalties” di circa il 50 %.
Sul versante “social”, la “collecting” di Viale della Letteratura è riuscita ad assicurarsi una rendicontazione analitica (i reali utilizzi della musica) al 100 % dalle 3 piattaforme più utilizzate a livello internazionale, ovvero Facebook e Instagram ﴾del gruppo Meta﴿ e TikTok ﴾del colosso informatico cinese Bytedance﴿, grazie a due accordi stipulati rispettivamente questo mese di luglio e lo scorso mese di gennaio.
Si segnala il video pubblicato dalla stessa Siae sul suo canale YouTube giovedì della scorsa settimana 21 luglio, che descrive come funziona il meccanismo della “ripartizione online”. La Siae si vanta di essere una delle prime società al mondo “a ripartire TikTok in modo analitico”.
Queste notizie, dati ed analisi (inclusi dettagli relativi alla ripartizione di luglio 2022), verranno affrontate dallo stesso Nicola Migliardi e da Matteo Fedeli nel corso di un incontro virtuale con il pubblico che avrà luogo domani, mercoledì 27 luglio, alle 11, sulla pagina Facebook ufficiale della “collecting”, intitolato “Siae Day – Live”, fruibile all’indirizzo facebook.com/SocietaItalianaAutoriEditori/.
Eccellente iniziativa, per stimolare processi di maggiore trasparenza e di condivisione pubblica di pratiche che spesso restano chiuse nelle stanze soltanto dei più informati addetti ai lavori.
Emerge quindi come Siae stia cercando di rispondere a tono alle sfide che Soundreef le ha lanciato da anni: la piccola “collecting” britannica si vantava e si vanta di essere più “accurata” e “tempestiva” della storica Siae, ma la società guidata da Mogol e Blandini sembra ormai animata da una precisa volontà di svecchiamento, deburocratizzazione, innovazione tecnologica.
Sarà interessante osservare cosa emergerà dall’Assemblea Generale del 5 settembre, che ha all’ordine del giorno la nomina dei componenti del Consiglio di Sorveglianza, l’esame della relazione dell’attuale Consiglio di Sorveglianza nonché l’esame della relazione del Consiglio di Gestione.
Le liste dei candidati devono essere depositate almeno venti giorni prima dell’Assemblea, e quindi entro e non oltre martedì 16 agosto 2022.
Alcuni soggetti hanno già lanciato la propria proposta elettorale: citiamo, tra questi, l’Acmf – Associazione Compositori Musica per Film, l’Aidac – Associazione Nazionale Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi, l’Anac – Associazione Nazionale Autori Cinematografici, l’Anem – Associazione Nazionale Editori Musicali, la Federazione Autori, la Fem – Federazione Editori Musicali, che hanno proposto una piattaforma elettorale denominata “Siae Next 2022 – Il diritto d’autore in un mondo in continua trasformazione”.
Da segnalare che queste dinamiche non hanno finora mai registrato l’interesse della stampa e dei media “mainstream”, allorquando sarebbe opportuno puntare i riflettori su queste scene, che sono essenziali, anzi fondamentali, per assicurare trasparenza al funzionamento del sistema culturale nazionale.
Torneremo presto su queste vicende.
Da segnalare anche, su altro fronte, che lunedì scorso 18 luglio la Siae ha annunciato il rilancio della sua storica rivista “Il Diritto di Autore”, di cui è proprietaria, mettendo a disposizione i contenuti all’interno di un portale web completamente rinnovato. Negli ultimi anni, Siae ha affrontato una nuova sfida con l’obiettivo di estendere quanto più possibile la conoscenza del diritto d’autore, una materia affascinante ma al tempo stesso poco conosciuta. È ora possibile, in aggiunta alla fruizione “online” che rimane gratuita previa registrazione, sottoscrivere un abbonamento annuale per avere a disposizione – a partire dall’intera annata 2022 – anche la versione cartacea dei numeri pubblicati nella loro rinnovata veste grafica, a fronte di un contributo economico necessario a coprire i meri costi di stampa e distribuzione. Fondata da Valerio De Sanctis nel 1930 e fortemente voluta da Gabriele D’Annunzio (che in quel tempo era Presidente onorario di Siae), “Il Diritto di Autore” è da sempre un punto di riferimento e una delle più importanti pubblicazioni del settore. La rivista è diretta dall’Avvocato Professor Giorgio Assumma, decano del diritto dello spettacolo in Italia.
La complessa e tortuosa vicenda dell’Imaie, ente estinto nel 2009 per l’incapacità di distribuire oltre 130 milioni di euro di equo compenso spettante agli artisti e interpreti…
Questa mattina, la “collecting” Artisti 7607 ha manifestato il proprio plauso per una decisione assunta dal Tribunale di Roma giovedì della scorsa settimana: con ordinanza del 21 luglio, il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso proposto da Artisti 7607 e non ha approvato il “Bilancio Finale”, l’ultimo “Piano di Riparto” ed il “Conto di Gestione” dell’Imaie in Liquidazione ovvero il controverso Istituto Mutualistico Artisti Interpreti ed Esecutori.
Il provvedimento ha accolto le articolate contestazioni di Artisti 7607 e rileva criticità formali e sostanziali nella gestione di Imaie in Liquidazione.
È questa dell’Imaie una vicenda complessa e tortuosa, tipicamente italiana…
La Sezione Fallimentare del Tribunale ha accertato, tra l’altro, che le ricerche per l’individuazione degli artisti creditori delle somme accumulate negli anni da Imaie sono state condotte in maniera incompleta e inefficiente dai consulenti esterni incaricati (prima Seacon e poi Nuovo Imaie), la cui attività si è svolta – secondo i Giudici – in violazione degli obblighi contrattuali, con la mancata individuazione di artisti creditori per oltre 10 milioni di euro.
Sostiene 7607: “dunque, la vicenda Imaie, ente estinto nel 2009 per l’incapacità di distribuire oltre 130 milioni di euro di equo compenso spettante agli Artisti e Interpreti, mantiene dopo oltre 12 anni tutte le incognite sulla gestione dei diritti patrimoniali degli artisti”.
Si ricorda che Artisti 7607 è la “collecting” che ha riaffermato i diritti degli interpreti italiani: intermedia i diritti connessi al diritto d’autore per il settore audiovisivo e ripartisce agli artisti i compensi che spettano loro per ogni specifica utilizzazione delle opere di cui sono interpreti (e svolge al contempo attività di promozione, studio, ricerca e formazione per gli artisti interpreti, sostenendo festival e iniziative culturali di interesse nazionale). Il Consiglio di Amministrazione di Artisti 7607 è formato da Luca D’Ascanio, Luca Fatello, Elio Germano, Carmen Giardina, Neri Marcorè, Cinzia Mascoli, Alberto Molinari e Michele Riondino. A tutela dei diritti degli artisti interpreti, Artisti 7607 ha più volte denunciato pubblicamente la gestione opaca ed inefficiente di Imaie in Liquidazione e resta l’unica società di “collecting” ad avere impugnato, con circa 300 artisti creditori propri mandanti, il bilancio finale della procedura di liquidazione…
La vicenda dell’Imaie conferma il deficit di trasparenza che caratterizza ancora oggi l’economia del diritto d’autore in Italia considerato nel suo complesso.
Pur non essendo cultori di una “cultura del monopolio”, restiamo convinti che una società che tuteli i diritti degli autori (tutti) che si caratterizzi per grosse dimensioni, articolata struttura, tecnologia evoluta, massima trasparenza, sia la maggior garanzia per la comunità creativa, nello scontro sempre più aspro con le onnivore piattaforme, nel tentativo di ridurre quel “value gap” che è in strisciante crescita.
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